Album: L’uomo Che Si Gioca Il Cielo A Dadi (1973)
Testo della canzone Il Fiume e Il Salice di Roberto Vecchioni
La musica è parola
buttata fra la gente:
suonarmela da solo
non porta proprio niente
il salice ha bisogno
del fiume che lo bagna
e il fiume nasce al sole
che scioglie la montagna
e in questo senso d’armonia profondo
vorrei che si vivesse sempre al mondo
Facciamo come il salice
facciamo come il fiume
cerchiamoci davvero
chiamiamoci per nome
Ma si fa presto a dire:
Io canto e tu m’ascolti
Io c’ho provato e ho avuto
risate, sputi, insulti
e passi per le pietre
e i gesti con la mano
ma il nome che mi han dato
non vale il mio: Tristano
Dov’è quel senso d’armonia profondo
quando t’accorgi d’esser solo al mondo?
E quando muore il salice
e quando muore il fiume
chiamiamoci, se serve
ma non col vero nome
Che belle – mi dicesti –
son le canzoni tue,
non siamo ancora tutti,
ma t’amo e siamo in due
E mentre ascoltavamo
insieme il nostro fiato
il drago ci ha lasciato
E dove noi ci siamo addormentati
nascono fiori per gli innamorati
E adesso siamo il salice
e adesso siamo il fiume
cerchiamoci davvero
chiamiamoci per nome