Album: L’Eccezione (2002)
Testo della canzone Uva Acerba di CARMEN CONSOLI
L’inconveniente sopraggiunto,
la delusione,
l’insospettabile
fulmine a ciel sereno.
Le lunghe attese,
l’incombente trepidazione,
ma è vero che
grandi aspettative ingannano
e chi troppo abbraccia, nulla stringe.
L’inconveniente sopraggiunto
fu irreparabile,
ma è vero che
un forte sentire stordisce
e l’istinto soccombe alla ragione.
Non ci aspetteranno più
né Parigi, né Vienna,
le allegre passeggiate
in quella baia del Sud
troverai qualcun’altra a cui chiedere:
portami vicino al mare
portami vicino al mare
portami vicino al mare
L’inconveniente sopraggiunto,
la delusione,
ma è vero che
per alcune volpi l’uva è acerba
Non ci aspetteranno più
né Parigi, né Vienna,
le allegre passeggiate
in quella baia del Sud
e già sulla via del ritorno,
solerte, sussurravi:
portami vicino al mare
portami vicino al mare
portami vicino al mare
portami vicino al mare
portami vicino al mare
vicino al mare
vicino al mare